mercoledì 9 maggio 2012

Chi vuol esser lieto sia, di doman non c'è certezza.

"Chi vuol esser lieto, sia, di doman non c'è certezza." (Lorenzo dé Medici)
Ne è passato di tempo, da quando ho toccato il fondo dico. Pensavo di non risalire più da quel baratro che mi ha inghiottito per troppo tempo, continuando a tirarmi giù, nel fondo, mi ci sono persa, senza speranze. Ora sono qui, quest'anno ho capito molte cose, più di quante se ne possano immaginare. Sto bene, sto vivendo, mi sto ricorciando le maniche e sto focalizzando il mio futuro. Sapete cosa mi ha aiutato parecchio? Nessuno, ...  mi hanno aiutato i libri, i bei film, la letteratura, la mia passione: l'arte, mi sono aiutata da sola. Non che il mondo non continui a ferirmi, ma ho imparato a difendermi, a sopportare, ad andare avanti, a cadere e senza pensarci a rialzarmi. Infondo di domani non c'è certezza, infondo questo mondo ha bisogno di me, perchè sono una come tanti altri, (Col dissidio interiore) che guarda oltre, e non voglio assolutamente che l'ignoranza predilica sulla ragione, sulle emozioni di chi ancora sa piangere. E' un mondo che deve cambiare, chi soffre deve uscire da quel guscio che lentamente lo imprigiona, perchè l'unico modo per vivere è sentirsi utili, per se stessi e per chi ne ha bisogno più di noi. Spesso mi dico: "A tempo debito, farò le valige e andrò a fare volontariato, giù in Africa, per vedere sorridere chi non ha nulla, chi della vita, nonostante tutto non si stanca, vorrei andare da quei bambini, da quella gente e offrire loro qualcosa che ho io. Li farò dipingere, disegnare, costruire, e loro mi insegneranno a vivere, per poi tornare nel mio paese e godere al meglio di quello che ho sempre avuto. Saprò apprezzare i minuti i secondo, saprò cosa vuol dire perdere tempo aspettando che qualcuno ti salvi dalle tue stesse paure, e mi ricorderò che a 17 anni la solitudine, mi ha salvato da ogni male del mondo. Ragazzi e ragazze, vivete, non state li a piangervi addosso, apprezzate quello che tanta gente non vuol vedere, apprezzate la vostra sensibilità e apritela al mondo, nessuno starà li per tutta la vita a consolarvi, scrollatevi da dosso la pretesa di essere amati, vogliate voi per prima bene, e se non sà da fare rimanetene indifferenti, "non ti curar di loro, ma guarda e passa", lo diceva anche Dante agli ignavi.

1 commento:

  1. Sai quante volte ho pensato di andare in Africa o in altri paesi poveri...!?Qui è tutto così disgustoso..!C'è tutto,troppo!e ancora a molti non va bene.Tu hai una grande consapevolezza,ma vaglielo a spiegare al ragazzetto con l'ultimo modello di i-pod,di cell,di i-pad,ecc..!E soprattutto,spiegalo ai suoi genitori!Menomale che ogni tanto salta fuori qualche giovane come te che sa ragionare e rendersi conto...

    Sì,la solitudine aiuta tantissimo.Anche io ho sofferto,e nonostante ci fosse sempre qualcuno al mio fianco,dovevo comunque superare tutto da me.E questo fa sì che si maturi...Passando il tempo si impara a comprendere,ci si rafforza...e poi,voltati indietro,pensando a quello che si è passato,si sorride,perchè se riaccadesse,ormai siamo più forti e sapremmo affrontarlo senza problemi.Sei maturata,semplicemente... E la sofferenza,per quanto spiacevole e terribile sia,è quella che ci fa evolvere,che ci tira fuori dalla mente opere d'arte,che ci rende saggi... La sofferenza a volte credo sia fondamentale per il nostro cammino.
    Kiss

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